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FORUM PA: “PER LA DIGITALIZZAZIONE DEL PAESE SERVE UN’ALLEANZA TRA PUBBLICO E PRIVATO”

Roma, 16 maggio 2019 – La trasformazione digitale della PA costituisce il fattore abilitante di qualsiasi riforma per migliorare i servizi pubblici, ma è anche un driver fondamentale per lo sviluppo dell’intera economia. Nonostante l’evidente cambio di passo degli ultimi anni, secondo l’ultimo Digital Economy and Society Index della Commissione Europea, l’Italia si colloca ancora al quartultimo posto tra i Paesi europei per attuazione dell’Agenda Digitale: per raggiungere gli obiettivi ambiziosi di digitalizzazione è necessaria una partnership tra pubblico e privato, che permetta alla PA di creare valore per il Paese attraverso una governance collaborativa.

È il messaggio con cui si apre l’ultimo giorno di FORUM PA 2019, la manifestazione sull’innovazione e la sostenibilità nella Pubblica Amministrazione organizzata da FPA, società del gruppo Digital360 al Roma Convention Center “La Nuvola”, che tra i numerosi eventi oggi ospita un confronto tra i principali protagonisti della governance della trasformazione digitale e delle aziende strategiche dell’IT, con l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte.

“La PA digitale non è altro che una buona amministrazione adatta alla società in cui viviamo, solo così può essere il fattore abilitante per lo sviluppo sostenibile del Paese e può migliorare la qualità dei servizi – afferma Carlo Mochi Sismondi, presidente di FPA -. Negli ultimi mesi, con il piano triennale, sono stati fatti diversi passi avanti in progetti strategici che consentiranno alle PA di ogni livello di erogare servizi pubblici di qualità, prendere migliori decisioni basate sui dati, fare evolvere processi interni e modelli organizzativi. Per la piena attuazione della digitalizzazione della macchina pubblica però serve una ‘governance collaborativa’ e un’azione congiunta di tutti gli enti. È indispensabile un’alleanza tra mondo pubblico e privato, partendo anche dalla necessaria rivisitazione delle modalità di procurement pubblico”.

“Oggi ci troviamo nel mezzo della quarta rivoluzione industriale, ma all’Italia mancano all’appello circa 15 miliardi di euro l’anno di investimenti nel digitale per recuperare il gap con la media di investimenti sul Pil dell’EU5, con Regno Unito, Germania, Francia, Spagna – dice Andrea Rangone, Amministratore Delegato del Gruppo Digital360 -. Il Paese ha compiuto molti passi avanti nell’Agenda Digitale, ora serve un’accelerazione e uno ‘shock’ anche culturale a tutti i livelli per dare una spinta alla digitalizzazione, attraverso un’azione di sistema in cui la Pubblica Amministrazione è protagonista”.

 

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