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Scuola Grande San Marco
La Scuola Grande di San Marco è una delle sei Scuole Grandi di Venezia, è oggi sede dell’Ospedale Civile dell'Azienda Ulss3 Serenissima.
Sorta originariamente nel 1260 con scopi religiosi e umanitari, e ricostruita in seguito a un incendio, la Scuola deve la sua bellissima facciata decorata da marmi a Pietro Lombardo, che vi si dedicò fra il 1485 e il 1494. Molte delle opere un tempo qui custodite si trovano ora nelle Gallerie dell’Accademia.
Il patrimonio conservato presso l'Ospedale Civile di Venezia è costituito, oltre che dell'antica sede della Scuola Grande di San Marco, da una biblioteca scientifica, un archivio con pergamene antiche, uno strumentario medico- chirurgico, progetti, fotografie che documentano la storia della Scuola Grande di San Marco e della Sanità Veneziana. Sono visitabili la Farmacia Antica e il Museo di Anatomia Patologica "Andrea Vesalio".
La Scuola è diventata eMuseum. 300 tavole anatomiche e medico-scientifiche sono già consultabili in versione digitale. Col tempo buona parte dei 18.000 volumi che fanno parte della collezione del Museo saranno digitalizzati. Per la maggior parte sono testi scientifici, anche se non mancano anche opere di inestimabile valore storico-letterario, tra cui un’edizione cinquecentesca dell'Orlando Furioso e un manoscritto medievale della Regola di san Benedetto.
Due totem digitali, uno nella Sala Capitolare e l'altro nella Sala dell'Albergo, mostrano le “cinquecentine” fino al 1514; gli atti degli ospedali antichi di Venezia dal 1198; la parte iconografica della documentazione progettuale dell'ospedale di Le Courbusier.
La catalogazione bibliografica viene effettuata con il software Sebina Open Library (SOL), che colloquia con la base dati Indice SBN, largamente diffuso tra le strutture bibliotecarie veneziane attraverso il Polo VEA, che fa capo alla Biblioteca Nazionale Marciana, e il Polo VIA che afferisce alla Regione del Veneto. L’acquisizione in formato digitale del materiale librario catalogato ha interessato finora complessivi 350 volumi sui 511 complessivamente catalogati del Fondo Antico.
La Biblioteca conserva anche la documentazione prodotta dagli antichi ospedali della città di Venezia, confluiti poi nell’Ospedale moderno. Si tratta prevalentemente di atti patrimoniali (compravendite, donazioni, legati). L’ atto più antico risale all’anno 1198. La schedatura e la metadatazione è conforme agli standard nazionali ed internazionali e viene realizzata, come condiviso con la Soprintendenza Archivistica per il Veneto, seguendo l’ultima edizione delle NIERA (Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie) e tramite l’utilizzo dell’applicativo open source x-Dams. Sono stati digitalizzati tutti gli atti conservati in 139 buste e 168 registri.