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FORUM PA 2019 (14-16 maggio)

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  da 16:00 a 17:00

Riserve MAB UNESCO: la sostenibilità motore di sviluppo [ ws.32 ]

Il Programma MAB Man and the Biosphere è stato avviato dall’UNESCO negli anni ‘70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità.

Attraverso il Programma MAB si è inteso sviluppare un sistema volto a far emergere la particolarità dei territori, riconosciuti e classificati come Riserve della Biosfera quali esempi e laboratori di politiche di sviluppo sostenibile.

Scopo della Riserve della Biosfera è promuovere e dimostrare, a livello locale e internazionale, una relazione equilibrata fra comunità umana ed ecosistemi, creare siti privilegiati per ricerca, formazione/educazione e conservazione.

Le aree che in Italia hanno ottenuto il riconoscimento di Riserva della Biosfera sono 17 con un significativo incremento negli ultimi anni, segno della sensibilità ambientale dei territori.

Estese da nord a sud e dalle zone montane a quelle costiere e insulari, rappresentano un registro di sperimentazioni territoriali attive nella creazione di sviluppo, focalizzato principalmente sulle popolazioni locali e secondo modelli di gestione sostenibile del territorio. Assume rilevanza nelle Riserve il supporto di progetti di formazione, educazione ambientale, ricerca e monitoraggio, il tutto strettamente interconnesso alle esigenze di conservazione della biodiversità, degli ecosistemi, dei paesaggi e dei saperi tradizionali.

Nel corso del seminario sarà presentato il Programma MAB e saranno portate testimonianze di Riserve MAB a differenti stadi di attuazione del Programma.

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Il Programma MAB Man and the Biosphere è stato avviato dall’UNESCO negli anni ‘70 allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità. Attraverso il Programma MAB si è inteso sviluppare un sistema volto a far emergere la particolarità dei territori, riconosciuti e classificati come Riserve della Biosfera quali [...leggi tutto]

A cura di

Programma dei lavori

Intervengono

Giarratano
Maria Carmela Giarratano al seminario "Riserve MAB UNESCO: la sostenibilità motore di sviluppo" - FORUM PA 2019
Maria Carmela Giarratano Direttore Generale - Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione generale per la protezione della natura e del mare Biografia Vedi atti

L’Avv. Maria Carmela Giarratano ha iniziato la sua carriera più di vent’anni fa come segretario comunale; ha lavorato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e al CNR e poi transitata nel ruolo unico dei dirigenti dello Stato con incarico presso il MISE occupandosi di procedimenti autorizzativi per le centrali termoelettriche e successivamente è passata al Ministero dell’Ambiente.

Per quest’ultima amministrazione si è occupata di controllo di gestione, aree protette, biodiversità.

Oggi è Direttore Generale della Direzione protezione della natura e del mare, cura le materie dedicate alle aree protette, biodiversità, tutela e sicurezza in mare.

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Martino
Diego Martino al seminario "Riserve MAB UNESCO: la sostenibilità motore di sviluppo" - FORUM PA 2019
Diego Martino Funzionario tecnico - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Biografia Vedi atti

Libero professionista, si occupa di progettazione e di bioedilizia. Dal 1999 presso il Ministero dell’Ambiente, Direzione generale per la protezione della natura e del mare, è funzionario responsabile per l’istituzione, pianificazione e regolamentazione delle aree protette. Ha curato, tra gli altri, l’istituzione dei Parchi della Sila, Alta Murgia e Pantelleria, e delle Aree marine protette Isola dell’Asinara, Santa Maria di Castellabate, Costa degli Infreschi e della Masseta, Regno di Nettuno, Capo Testa-Punta Falcone, Capo Milazzo.

Già National Focal Point per la Convezione di Ramsar, è responsabile dei procedimenti di designazione delle Zone Ramsar italiane.

Dal 2016 è responsabile dell’attuazione nazionale delle Convenzioni e Programmi UNESCO (Patrimonio mondiale, Programma Man and Biosphère, Programma Geoparchi). In tale ruolo ha curato le candidature per il Patrimonio Mondiale dei siti “Alpi del Mediterraneo” e “Ecosistemi forestali della Sila”, e per il Programma MaB UNESCO le candidature delle Riserve della Biosfera italiane Tepilora, Montalbo Rio Posada, Valle Camonica Alto Sebino, Ticino Val Grande Verbano, Monte Peglia.

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Atti di questo intervento

martino_diego_ws_32.pptx

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Aloia
Aniello Aloia Responsabile Ufficio Riconoscimenti Unesco ed emergenze geologiche - Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni Biografia

Nato a Ceraso (SA) nel 1970, consegue la Laurea in Scienze Geologiche nel 1993; dal 2001 al 2007 è funzionario geologo presso l’Autorità di Bacino Regionale Sinistra Sele (Regione Campania) con compiti di responsabilità relativi a: sorgenti, pozzi ed approvvigionamento idrico; idrogeologia; dissesti idrogeologici; sistemazione, conservazione e recupero del suolo; siti idonei allo smaltimento dei rifiuti; studi tematici e cartografia; difesa dalle acque. Dal dicembre 2007 ad oggi è nei ruoli del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Prima responsabile dell’Ufficio Monitoraggio Ambientale, attualmente dell’Ufficio Riconoscimenti Unesco ed Emergenze Geologiche. Responsabile Unico del Procedimento e progettista, nonché responsabile scientifico su interventi/ricerche messi in atto dal Parco PNCVDA, inerenti valorizzazione, recupero e conservazione del patrimonio ambientale/culturale del Parco. Coautore del dossier Unesco a Geoparco del PNCVDA, di varie pubblicazioni su riviste tecnico scientifiche e di alcuni testi inerenti la valorizzazione del patrimonio geologico/ambientale. Inserito tra gli esperti dell'UNESCO quale Valutatore esperto dei Geoparchi Unesco.

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Cotti Piccinelli
Sergio Cotti Piccinelli al seminario "Riserve MAB UNESCO: la sostenibilità motore di sviluppo" - FORUM PA 2019
Sergio Cotti Piccinelli Responsabile del Servizio Cultura e Valorizzazione del Territorio e Direttore del Distretto Culturale di Valle Camonica - Comunità Montana di Valle Camonica Biografia Vedi atti

Nel suo ruolo di Direttore del Distretto Culturale della Valle Camonica si è occupato della creazione dei sistemi culturali, della gestione di numerosi progetti di promozione culturale e turistica e del coordinamento delle attività istituzionali del sito UNESCO di Arte rupestre, primo sito italiano inserito nella WHL nel 1979.

Ha partecipato alle attività tecniche ed amministrative finalizzate al riconoscimento del territorio della Valle Camonica e dell’Alto Sebino quale Riserva della Biosfera.

Attualmente è impegnato nella definizione di un nuovo percorso di governance unitaria del patrimonio culturale della Valle Camonica, in grado di sviluppare tutte le potenzialità di un territorio che si apre all’apporto del mondo imprenditoriale, dell’associazionismo e del volontariato.

 

 

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Santi
Stefano Santi al seminario "Riserve MAB UNESCO: la sostenibilità motore di sviluppo" - FORUM PA 2019
Stefano Santi Direttore - Ente parco naturale delle Prealpi Giulie Biografia Vedi atti

Laureato in Scienze agrarie nel 1987 a Udine è iscritto dal 1994 all'Ordine dei dottori agronomi e forestali. Sin dagli anni dell'Università si occupa attivamente di ambiente, natura, sostenibilità e cooperazione internazionale. Dal 1994 al 2004 ha svolto l'attività di libera professione. Coordinatore dal 1999 del Parco naturale regionale delle Prealpi Giulie, ne è diventato direttore nel 2004.

È responsabile dei rapporti con i parchi esteri ed in particolare con quello nazionale sloveno del Triglav. Assieme a questo il Parco delle Prealpi Giulie costituisce l’Ecoregione transfrontaliera Alpi Giulie, prima area protetta transfrontaliera a livello europeo ad ottenere la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS).

Ha coordinato e tuttora segue in qualità di project manager numerosi progetti di cooperazione finanziati dall’Unione Europea. È componente della Task force “Transboundary Parks” di Europarc di cui da quest’anno è divenuto membro del Comitato tecnico- scientifico.

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